Master Mind Professional Intervista su questo argomento Francesco Celentano, CEO di edenparkfirenze.it
Chi è Francesco Celentano?
Fondamentalmente è una persona che ha cercato di fare il meglio per chi aveva intorno e per se stesso, per onorare le responsabilità verso la famiglia e di quello che potevo generare. La vita è un bene prezioso e non valorizzarla per me è un errore grandissimo a prescindere.
Quali sono le caratteristiche distintive dell’azienda Edenpark che hai creato e che sta crescendo sempre di più?
Edenpark è nata con un’idea ben precisa che è quella di raccogliere dal mercato, ma soprattutto quella di dare al mercato.
Mi chiedo sempre: quanto sono disposto a dare per ottenere? E lo chiedo anche ai miei collaboratori. Tanti nel mercato vedo che chiedono, ma sono disposti a dare poco.
La scelta di costruire un’azienda fatta oggi di circa 20 persone si fonda sull’idea di voler dare un contributo a prescindere. Questo penso sia il segreto di Edenpark e lo si vede anche dalle iniziative che organizziamo (eventi con professionisti, momenti conviviali e di scambio). Diamo qualcosa in più per essere considerati semplicemente Edenpark.
Questo credo che sia un elemento che ci caratterizza.
Ho la fortuna di sviluppare tutto questo grazie a un gruppo di ottimi collaboratori che hanno sposato da subito questa mia filosofia.
Chi sono principalmente i clienti di Edenpark?
Abbiamo tre tipologie di clienti: chi ama casa propria, chi è amante del bello, e chi genera business con l’outdoor, quindi chi ha alberghi, locali e ristoranti.
Per fare grandi progetti servono grandi clienti e grandi professionisti, nel senso che ci vogliono persone che hanno idee chiare e desiderano realizzare qualcosa di ricercato che abbia un’anima.
Per i nostri clienti l’obiettivo è creare ambienti che possano generare un potere attrattivo.
Quanto sono importanti le alleanze per Edenpark?
Sono fondamentali più per la vita che per il lavoro, perché secondo me le alleanze sono utili per essere protagonista di qualcosa.
Nella creazione delle alleanze non è importante vendere qualcosa, ma rispettare e valorizzare chi hai davanti. Si sceglie sempre prima la persona e poi eventualmente si sviluppa anche il rapporto commerciale.
A noi piace creare dei momenti in cui si possono sviluppare reciproche conoscenze.
L’alleanza si costruisce in maniera disinteressata. Anche se alle volte ti sembra di dare tanto e di ricevere poco, in quel momento in realtà stai costruendo il tuo futuro.
A proposito di alleanze, come è nata l’alleanza con MMP?
Fin da subito ho sposato questo progetto perché finalizzato a portare una nuova mentalità di valore nel mercato dei professionisti.
Faccio una premessa. Ho conosciuto Emiliano in un momento in cui avevo la consapevolezza di dover essere aiutato, perché sapevo di avere nella mia scuderia cavalli importanti che però erano totalmente scoordinati. L’incontro con Emiliano è stato un incontro di vita. Investire nella formazione è limitativo. Credo invece sia importante investire nell’interesse sincero che gli altri hanno nei confronti delle mie idee, dei miei progetti e delle persone con cui collaboro.
Poi con Emiliano è nato il desidero di sviluppare qualcosa di più grande. Cioè restituire le mie esperienze di successo alla categoria dei professionisti in un’ottica di confronto.
Per questo abbiamo organizzato il caffè da Edenpark, un salotto intellettuale, in cui abbiamo parlato di architettura, crescita personale e dei propri collaboratori.
Quegli incontri hanno permesso di sviluppare sinergie e alleanze tra i partecipanti.
Posso dire che Master Mind Professional rappresenta il risultato di un tempo passato insieme che ha permesso alle persone e ai professionisti in particolare di scambiare un’energia e una visione per costruire un sogno.
Cosa stai facendo per stringere alleanze con architetti, progettisti e designers?
La mia intenzione è di dare qualcosa di valore al mercato e la responsabilità della mia azienda è di onorarlo dandogli una visione.
Organizziamo per questo eventi dove portiamo a Firenze designers e architetti famosi (come ad esempio per citarne solo alcuni Marc Sadler, Christophe Pillet, Roberto Palomba, Alberto Lievore e Monica Armani). Realizzare ciò in una piazza come Firenze non è così scontato.
Organizziamo anche momenti ludici con gli architetti come la manifestazione sportiva Archipadel. Insomma il nostro obiettivo è sempre quello di far stare insieme gli architetti per stimolarli alla sinergia e alla conoscenza reciproca. Sono felice che gli architetti apprezzino questi momenti di incontro. Per Edenpark questa è la cosa più bella perché desideriamo generare bei momenti e bei ricordi.
Come sai MMP si rivolge agli architetti e designers con l’intento di aiutarli a difendere la loro creatività facendoli acquisire le abilità manageriali? Cosa pensi di questo?
Personalmente penso che questa cosa dovrebbe essere nella manovra finanziaria del prossimo anno! Tutti dovrebbero avere queste competenze. Secondo me siete le persone giuste e competenti per farlo. Dovreste diventare un punto di riferimento per la crescita dell’attività professionale degli architetti.
Oggi a tutti noi viene chiesto di fare di più e meglio, ma non ci viene spiegato come farlo. Credo che avere un punto di vista esterno e neutro faciliterebbe molto le persone.
È fondamentale mettersi in discussione in questo periodo di grandi cambiamenti.
Molti professionisti quando sono partiti avevano un sogno, quello di cambiare il mondo, poi nel tempo il peso delle responsabilità quotidiane ha rallentato se non fermato il loro processo creativo. Siamo italiani, riusciamo a fare delle cose belle perché abbiamo competenza, cuore e passione. Dobbiamo ritrovare la capacità di sognare e credo che il progetto MMP possa aiutare l’architetto a rimettere il sogno al centro del progetto, per ritrovare nuovo entusiasmo e una chiarezza di direzione.
Oggi c’è bisogno di esempi, soprattutto se vogliamo generare dei cambiamenti.
Se vogliamo migliorare non lo possiamo fare da soli, ma dobbiamo creare delle connessioni tra persone di valore che possano essere allineate in una visione comune.